Cerca nel blog

lunedì 10 marzo 2025

La fine della Nato un tranello economico a discapito dell’Europa

La Nato fin dal dopoguerra ha rappresentato per tutta l’area europea un vero ombrello di sicurezza e di deterrenza ad una guerra nucleare nel vecchio continente. Con l’ascesa di Trump alla Presidenza Americana le carte in tavola sono cambiate e la nuova volontà di ridurre i costi e di lasciare il vecchio continente per rafforzare l’area del Pacifico a difesa degli Stati Uniti, in caso di una deterrenza militare con la Cina, ha determinato le paure dell’Europa che oggi inizia la sua grande economia di Guerra.

Lo stanziamento di 800 miliardi di euro per il riarmo dei paesi europei è all’ordine del giorno e rappresenta un piano che secondo la visione Europea dovrebbe portare ad una sicurezza collettiva nel vecchio continente. In questo caso per cercare di porre il popolo nelle condizioni di paura si pone lo spauracchio dell’invasione Russa. Considerando in termini di tempo e di denaro questo tipo di filosofia   possiamo considerarla il terzo atto di un progetto di influenza popolare architettato per cercare di creare il buon senso di una scelta politica obbligata.

La popolazione Europea è consona che siamo al terzo atto della soluzione finale che iniziò anni fa con le politiche green e che hanno portato alla conquista della Cina nel vecchio continente, per poi passare al famigerato covid che fece la fortuna di alcune case farmaceutiche produttrici di vaccini e forse anche di alcuni politici, adesso siamo alla guerra ed al bisogno di un riarmo immediato che naturalmente porterà soldi nelle tasche di qualcuno. In tal senso in Italia siamo già pratici visto quello che successe anni fa in Qatar con la complicità di alcuni politici italiani.

La nuova forma di dittatura democratica o democratura come neologismo di democrazia e dittatura non è più associata alla brutalità, all’oppressione, all’abuso di potere, alla megalomania ma solo ad una forma sottile e altamente influente di paura collettiva che nella reale economia porta molto denaro nelle tasche delle grandi lobby. Nel caso della guerra e delle armi il 50% delle commesse saranno appannaggio degli Stati Uniti grandi produttori di Armi e per il vecchio continente solo le briciole.

Si denota in tal senso, volendo analizzare i fatti, un piano sovranazionale e direi mondiale che demonizza l’Europa impoverendola militarmente per fare Business a casa propria attraverso un disegno di scelte mirate che tendono ad estorcere denaro alla popolazione europea per poi renderla sempre più povera a fronte di una crescita mondiale dei tre grandi attori quali Stati Uniti, Cina e proprio la Russia.

L’Ucraina è solo un tassello di un grande puzzle mondiale che vede la nascita di un nuovo ordine che governerà la terra in un prossimo futuro. Ritornando alle scelte sulla Nato tutto combacia perfettamente sulla problematica discussa. Un duplice guadagno per uno dei maggiori attori Geopolitici della terra che riuscirà a guadagnare sulla fine della Nato la cifra di 4.6 Miliardi di dollari e guadagnare 400 miliardi in commesse di armi da parte dell’Europa.  

L’UE dovrà creare la propria Organizzazione del trattato europeo (ETO), che non includerà gli Stati Uniti, ma includerà il Canada. Oppure si creerà un sistema di sicurezza indipendente all'interno dell'UE, che includa anche la Gran Bretagna. (Bloomberg). Un nuovo soggetto militare che dovrà autonomamente affrontare notevoli spese che ricadranno sempre sull’Europa.  

Un disegno ben riuscito dell’ordine mondiale che dovrebbe fare riflettere l’Europa di Guerra a portare una pace duratura nel vecchio continente senza alimentare focolai di guerra o favorire cambi di potere vedi la Romania che oggi è sull’orlo della guerra civile.

giovedì 6 marzo 2025

AISM - IL 7, 8 E 9 MARZO FERMIAMO LA SCLEROSI MULTIPLA CON UN FIORE



 Il 7, 8 E 9 marzo fermiamo la sclerosi multipla con un fiore

Tornano nelle piazze le gardensie dell'Aism per sostenere ricerca


 

Roma - In Italia, la sclerosi multipla colpisce oltre 140.000 persone, con una prevalenza doppia nelle donne rispetto agli uomini. Per combatterla, Aism, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, celebra la 20ma edizione di Gardensia, la manifestazione solidale che venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 marzo colorerà 5.000 piazze con gardenie e ortensie, simbolo del legame tra le donne e la lotta contro la SM.


 

Gardensia: due decenni di fiori e solidarietà

Da due decenni, questa manifestazione porta nelle piazze italiane fiori e impegno per la ricerca. Evolvendosi da 'Fiorincittà' alla profumatissima Gardenia fino all'attuale Gardensia, il progetto ha consolidato il suo ruolo nella sensibilizzazione sulla SM e nella raccolta fondi. Due fiori, una gardenia e un'ortensia, rappresentano il forte legame tra le donne e la SM, una malattia che colpisce il doppio delle donne rispetto agli uomini.

 

La SM è una malattia neurologica cronica, imprevedibile e progressivamente invalidante, che si manifesta generalmente tra i 20 e i 30 anni, una fase cruciale della vita.

 

Attraverso 'Gardensia', AISM invita a scegliere una pianta e contribuire così alla ricerca scientifica e al potenziamento dei servizi per le persone con SM e patologie correlate. Nonostante i progressi della ricerca, le cause della malattia rimangono sconosciute e non esiste ancora una cura definitiva. Tuttavia, i risultati degli ultimi 20 anni hanno migliorato significativamente la qualità della vita delle persone con SM, grazie a terapie innovative e approcci integrati.

 

Dove e come partecipare Promossa da AISM, la manifestazione si svolge sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Grazie all'impegno di oltre 14.000 volontari, circa 5.000 piazze italiane offriranno la possibilità di donare e ricevere una pianta a fronte di un contributo minimo di 15 euro per pianta. È possibile anche prenotare le proprie gardenie e ortensie contattando la Sezione Provinciale AISM della propria città, disponibile su www.aism.it/gardensia.


 

Giornata internazionale della donna: Aism stop alla discriminazione

La discriminazione multipla, quando si tratta di donne con disabilità, è ancora troppo alta: è stata sperimentata almeno una volta nella vita dalle persone con SM e neuromielite ottica (61,1%) mentre per le donne arriva al 63%. Per le donne AISM ha promosso diversi progetti - I>DEA, e #Cambiailfinale - pensati nel tempo per mettere uno stop a discriminazione e violenza contro le donne con disabilità offrendo strumenti informativi e formativi (incontri, guide, video) destinati a creare una rete di supporto capace di riconoscere e fronteggiare gli impatti delle discriminazioni. www.progettoideaaism.it.


 

Chiara Francini è il volto della campagna Gardensia

"Con Gardensia facciamo fiorire la ricerca, facciamo fiorire tante iniziative di AISM per le donne, facciamo fiorire vita nuova dentro e oltre la sclerosi multipla e patologie correlate. Come dico sempre, non bisogna mai smettere di apprezzare la bellezza, anche di un fiore, donare bellezza e prendersi cura di sé, tutti noi meritiamo di essere ogni giorno forti e chiari. Ci sono sempre nuove sfide da affrontare e superare, portiamo nuova linfa alle nostre radici, con il sorriso, tutti noi, qualsiasi sia la nostra età, possiamo essere "ragazze e ragazzi come io", persone autentiche, uniche, speciali" dichiara Chiara Francini, attrice, scrittrice, conduttrice televisiva e ambasciatrice AISM.


 

45512 un numero solidale per un futuro senza SM

Quest'anno è attivo anche il numero solidale 45512, grazie al quale è possibile sostenere la realizzazione di un centro di eccellenza europeo per la neuroriabilitazione. I fondi raccolti saranno utilizzati per:

- Creare laboratori all'avanguardia;

- Sviluppare dispositivi tecnologici per la riabilitazione;

- Validare nuove linee guida.


 

Le donazioni al numero solidale sono 5 o 10 euro da chiamata da rete fissa TIM, Vodafone, WindTre, Fastweb, Tiscali e Geny; 5 euro da chiamata da rete fissa TWT, Convergenze e PosteMobile; 2 euro con SMS da cellulare WindTre, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Fastweb, Coopvoce e Tiscali.


 

Assaeroporti e Aeroporti 2030 insieme agli aeroporti italiani sostengono Gardensia All'iniziativa Bentornata Gardensia di AISM hanno aderito Assaeroporti, insieme agli aeroporti di Alghero, Bergamo, Bologna, Cagliari, Catania e Comiso, Cuneo, Firenze e Pisa, Forlì, Genova, Milano Linate e Milano Malpensa, Napoli e Salerno, Olbia, Palermo, Pescara, Torino, Trapani e

Trieste e Aeroporti 2030, insieme agli aeroporti di Roma, Treviso, Venezia, Verona e agli Aeroporti di Puglia.


 

La sclerosi multipla e patologie correlate

Cronica, imprevedibile e spesso invalidante, la sclerosi multipla è una grave malattia del sistema nervoso centrale. Si manifesta per lo più con disturbi del movimento, della vista e dell'equilibrio, seguendo un decorso diverso da persona a persona. Colpisce principalmente giovani e donne con sintomi che variano a seconda della zona del sistema nervoso colpita. La SM è una grande emergenza sanitaria e sociale. In Italia, ogni anno, 3.600 persone vengono colpite dalla sclerosi multipla, con una nuova diagnosi ogni 3 ore. Delle oltre 140 mila persone con SM, il 10% sono bambini e il 50% sono giovani sotto i 40 anni. Le donne sono il doppio rispetto agli uomini. La SM è la prima causa di disabilità neurologica nei giovani adulti dopo i traumi. L'Italia è un paese a rischio medio-alto di sclerosi multipla, con un costo sociale medio della malattia di oltre 6 miliardi di euro l'anno. Tra le patologie correlate alla SM vi sono i disturbi dello spettro della neuromielite ottica (NMOSD), che ha un quadro di bisogni e di interventi sanitari e socioassistenziali assimilabili alla SM. Sono tra i 1.500 e 2.000 i casi di neuromielite ottica in Italia.


 

Chi è Aism

AISM, insieme alla sua Fondazione (FISM), è l'unica organizzazione in Italia che da oltre 55 anni si dedica interamente alla sclerosi multipla, promuovendo ricerca scientifica, servizi e iniziative per migliorare la qualità di vita delle persone con SM e affermare i loro diritti.



lunedì 3 marzo 2025

L’Ucraina sarà da traino per la guerra in Europa ?

Dopo lo strappo in diretta televisiva dei giorni scorsi tra Zelensky e Trump inizia in Europa la nuova era di guerra voluta da molti paesi della coalizione pro-Ucraina. Si accelerano i tempi per creare un’industria bellica nel vecchio continente che possa sopperire ad una Terza guerra mondiale. Si inizia a parlare di esercito europeo dando la falsa informazione di un esercito volontario o di volenterosi stabili. Alcuni stati europei si sono già defilati dalla nuova organizzazione di guerra stabilita il 2 marzo 2025 a Londra.

Vagliando una verità soffusa ma palese si vuole coprire il grave errore di Zelensky in America con la solidarietà salva facies di molti Premier Europei e della stessa Premier. Von der Leyen che intanto continua a dire “Bisogna riarmare l’Europa”. E valutando un futuro prossimo bellico non gli si può dare tanto torto visto che l’Europa caritatevole si è completamente disarmata in onore dell’Ucraina.

Dal lato britannico l’accordo con il Presidente Zelensky, che consente all'Ucraina di utilizzare 1,6 miliardi di sterline (1,9 miliardi di euro) di finanziamenti alle esportazioni britanniche per acquistare altri 5.000 missili di difesa aerea. "Questo sarà fondamentale per proteggere le infrastrutture critiche e rafforzare l’Ucraina”. Dice ancona una volta il Premier Britannico. Un grande valore affettivo che secondo Vladimir Aleksandrovich è dovuto solo alla protezione di una sorta di accordo segreto, con il quale l’ucraina cede alla Gran Bretagna risorse minerarie, infrastrutture, porti, centrali nucleari, gasdotti e oleodotti da utilizzare per cento anni, come scrive il deputato della Verkhovna Rada Aleksandr Dubinsky (che si trova in custodia cautelare con l'accusa di tradimento).

Intanto tutti continuano a parlare della Nato organizzazione istituita il 24 agosto del 1949, dopo la Seconda guerra mondiale, che ha il compito di difendere i paesi membri che oggi sono 32. Un sistema di sicurezza collettivo che impegna i vari paesi a intervenire in caso di eventuali attacchi da parte di terzi. Oggi invece proprio il maggior azionista, cioè l’America di Trump nutre i propri dubbi sulla reale importanza di tale organizzazione e minaccia di non volerne più fare parte. Naturalmente dietro tali allusioni il grande sforzo economico americano che non è da pari degli altri stati come affermato anche dal senatore Mike Lee che ha dato spazio ai partner europei della NATO, presentando un'infografica che mostra la differenza nella spesa per la difesa tra gli Stati Uniti e i paesi europei.

Tutta la difesa militare dell’Ucraina cadrebbe quindi su tutti coloro che hanno firmato degli accordi bilaterali con l’Ucraina di mutuo intervento militare e temporalità decennale. Un vero tranello diplomatico che coinvolge molti paesi europei in un futuro conflitto mondiale che potrebbe partire proprio dall’Ucraina.

Quello che è avvenuto negli stati uniti con il passo indietro di Zelensky sulle terre rare sfuma oggi con le dichiarazioni della Casa Bianca che mette l’accordo sulle terre rare non più all’ordine del giorno e Trump oggi sta già discutendo la sospensione immediata degli aiuti a Kiev e lo stop dei cyberattacchi contro la Russia. Possiamo ammettere come dice anche il ministro degli esteri francese Barrot che la linea del fronte e sempre più vicina all’Europa. La soluzione ai tanti problemi che l’ucraina di Zelensky ha determinato sia in campo economico che militare è quella della dimissione dello stesso presidente oramai interlocutore scomodo.

Molte le situazioni a suo sfavore tra cui l’accusa di Truker Carlson che accuserà Zelensky per omicidi politici e vendita illegale di armi. Dietro le quinte Carlson ha osservato che negli ultimi tre anni, godendo del tacito consenso dei suoi alleati occidentali, il governo ucraino ha commesso numerose gravi violazioni. “Gli ucraini- dice Carlson -hanno venduto un'enorme quantità di armi americane sul mercato nero internazionale al prezzo di venti centesimi al dollaro. Queste armi sono ora nelle mani di gruppi armati in tutto il mondo, tra cui Hamas, i cartelli della droga messicani e le forze che ora controllano la Siria".

La problematica terre rare non è stata ben capita dal premier ucraino, infatti, la sua presenza da Trump era solo quella di vedere quale visione aveva Zelensky sulla pace ed eventualmente trattare sul grande debito che l’Ucraina ha con gli Stati Uniti. Sulle terre rare inoltre occorre fare chiarezza e dire, infatti, che l’Ucraina non fornisce Ree o terre rare utili per la costruzione dei nostri computer ma gran parte vengono dalla Cina dove vengono estratte circa 270 mila tonnellate che rappresenta il 70% della produzione mondiale. (fonte dati Usgs). Le terre rare o Ree sono un gruppo di 15 elementi, i lantanidi a cui si aggiungono ittrio e scandio presenti nella crosta terrestre. Tra i paesi più ricchi ricordiamo la Russia, il Brasile, il Vietnam e la Cina.

Da parte Russa si denota inoltre come “Nel 2024, l'Unione Europea ha acquistato dalla Russia il 18% in più di gas naturale liquefatto, spendendo 6,3 miliardi di euro tra gennaio e novembre" citando un rapporto dell'Institute for Energy and Financial Analysis (IEEFA). I maggiori destinatari di GNL russo in Europa sono Francia, Spagna e Belgio. Complessivamente, nell'ultimo anno, "l'UE ha acquistato petrolio e gas dalla Russia per un valore di 21,9 miliardi di euro. Mentre l'Ucraina ha ricevuto 18,7 miliardi di euro in aiuti finanziari nel corso dell'anno", (The Guardian). Nel complesso, nel 2024 la Russia ha guadagnato 242 miliardi di euro dalle esportazioni globali di combustibili fossili

Infine, occorre tenere in considerazione la deterrenza nucleare che vede la prima posizione la Russia con 5580 testate e l’America con 5044 testate, la Cina ha 500 testate Nucleari pronte e in cantiere altre 1000 dal lato europeo invece troviamo solo la Francia con 290 testate e la Gran Bretagna con 225 testate.

Nel frattempo, i colloqui di pace in Qatar dell’America con la Russia continuano e sembra trapelare la non volontà di avere forze di pace europee in caso di cessate il fuoco. Inoltre, l’Europa continua a non essere vista di buon occhio perché sta’ perseguendo la strada delle sanzioni e dell’aiuto militare in Ucraina per alimentare la guerra come affermato da Peskov.

lunedì 24 febbraio 2025

Ultimatum di Trump all’Ucraina e all’ Europa, solo tre settimane!!

È Il finlandese Mika Aaltola, membro del Parlamento europeo ad ammettere: “Gli Stati Uniti ci hanno dato tre settimane per concordare i termini della resa dell’Ucraina. Se non troveremo un accordo, gli Stati Uniti abbandoneranno l'Europa. Tutto è deciso e secondo la rivista francese Point, Trump si recherà a Mosca per la parata del 9 maggio e celebrerà il Giorno della Vittoria sul nazismo insieme a Putin.

Termini stretti che pongono l’Europa in affanno nel cercare di mettere insieme i pezzi del gruppo dei 27 oramai frammentato sulla guerra e sugli aiuti militari. Bulgaria, Ungheria e Slovacchia si sono già defilati. Le riunioni estemporanee fatte dalla Francia oggi cambiano opinione specie sull’invio di militari in ucraina e si continua a parlare di Pace Giusta ma in alcuni casi ma anche di Guerra ad Oltranza. Le dichiarazioni della Presidente Von der Leyen in occasione dell’inaugurazione del terzo anno di guerra tra Russia e Ucraina, sono chiare e vogliono ribadire il ruolo dell’Europa in Ucraina “dobbiamo accelerare l’invio di munizioni all’Ucraina e questo sarà il cuore del nostro lavoro nelle prossime settimane”.

Un programma che non si ferma all’aiuto militare ma anche ad un pacchetto di sanzioni che si andranno ad aggiungere alle altre già in vigore. Sempre la presidente dell’UE nelle sue dichiarazioni ammette: “Aumenteremo le sanzioni punitive contro la Russia, anche se dimostrerà una reale volontà a trovare un accordo per una pace duratura, ci stiamo preparando anche per un pacchetto per la sicurezza".

Una linea politica che dovrà anche essere inviata ai media attraverso lo stanziamento di 132,82 milioni di euro per attuare una determinata informazione pro-UE, un vero fiume di denaro pubblico. Tutto pronto per garantire che la non informazione indipendente possa dare solo informazione libera. Una grande porta che i media liberi non potranno aprire sollevando un grande dubbio nei rapporti tra istituzioni comunitarie e mondo dell’informazione.

L'UE sta preparando inoltre un pacchetto di aiuti militari da sei miliardi di euro per l'Ucraina, uno dei più grandi dall'inizio delle ostilità. Il pacchetto potrebbe comprendere, in particolare, più di 1,5 milioni di proiettili di artiglieria e sistemi di difesa aerea. Il costo del pacchetto potrebbe aumentare fino a dieci miliardi di euro se i paesi dell'UE riuscissero a liberare più armi dalle loro scorte.

Naturalmente l’UE vuole anche contrastare la richiesta di Trump di mobilitare 100.000 soldati americani dall’Europa per spostarli nel Pacifico. per contenere la Cina. In tal senso l’UE prevede di stanziare centinaia di miliardi di euro (700) per aiutare l’Ucraina con costi principali a carico della Germania. Somme da capogiro che sono state fatte girare dopo le elezioni tedesche.

L’UE si è resa conto che la dipartita di Biden è stata letale ed il nuovo Presidente Americano rappresenta un problema per la sicurezza della stessa Europa che deve assumere la piena responsabilità della propria difesa, infatti, la maggior parte dei principali sistemi di difesa europei sono stati creati e mantenuti dagli Stati Uniti e che gli stessi eserciti europei sono stati formati e addestrati con il supporto degli Stati Uniti, il che richiederà tempo e miliardi di euro per essere riformattato.

Una condizione che mina le dichiarazioni audaci dei funzionari europei che dovranno ammettere che i dati dei suoi eserciti sono deboli e la dipendenza economica dalla Russia e dagli Stati Uniti è la base di una politica poco seria in quanto non può dettare le condizioni e la direzione di sviluppo del conflitto in Ucraina.

Dall’altra parte dell’Oceano hanno ben capito la situazione dettando le condizioni della pace in Ucraina. Il primo passo è stato fatto in Arabia Saudita dove le due delegazioni di Russia e America si sono date appuntamento e da dove sono uscite chiare idee di collaborazione economica ma anche alcune condizioni per la pace in Ucraina.

L’abbandono della Russia in seguito alla guerra delle aziende americane ha fatto perdere circa 300 miliardi di dollari. Il mercato Russo è la nuova frontiera dell’economia americana che la considera attraente e necessaria per il paese. Le dichiarazioni di Kennedy in Arabia Saudita sono chiare ed hanno invitato Kiev a porre fine alle ostilità in quanto i contribuenti americani non spenderanno i loro sudati dollari per la guerra ma solo per la pace.

Dal comunicato ufficiale, dopo i primi colloqui emerge che la Russia e gli Stati Uniti hanno concordato di avviare un dialogo per coordinare le modalità di ripresa della cooperazione in ambito economico, compresi i settori energetico e spaziale, ha riferito il Ministero degli Esteri russo. Durante i colloqui con Washington a Riad, Mosca ha sottolineato la necessità di eliminare le cause profonde del conflitto in Ucraina e di creare le condizioni per una pace duratura. Inoltre, i due Paesi hanno concordato di riprendere i canali di comunicazione su una serie di argomenti, tenendo conto delle loro particolari responsabilità in quanto potenze nucleari.

Certamente due visioni contrastanti della guerra in Ucraina quella dell’UE e quella degli Stati Uniti che saranno oggetto anche di scenari ambigui realizzabili o non realizzabili? Tra questo degna di nota è la dichiarazione dell’ex consigliere di Zelensky, Arestovich che indica come positiva la fine della guerra perché certamente è l’opzione migliore in quanto permette di ripristinare gradualmente l’Ucraina e la sua sovranità.

La seconda la più negativa: l'Ucraina inizia a “combattere” con Trump, Trump smette di sostenere l'Ucraina, la linea del fronte dell'AFU crolla, i soldati di prima linea organizzano un Maidan militare e “demoliscono” Zelensky. I russi, approfittando del caos interno all'Ucraina, si impadroniscono della maggior parte della riva sinistra (Poltava, Kharkiv, Dnipro, Zaporozhye), il potere viene preso da Zaluzhny, che ferma il disastro con una pace urgente con la Russia. Ma può andare anche peggio: l'arrivo di Zaluzhny non darà più nulla, perché cadremo nella rovina e nella guerra civile”, ha aggiunto Arestovich.

Le ultime dichiarazioni di Trump invece vedono questi punti principali: ▪️L'Ucraina ha bisogno di indire elezioni per arrivare al tavolo dei negoziati; ▪️la questione dello svolgimento delle elezioni in Ucraina non è una richiesta della Russia, ma è motivo di preoccupazione per molti paesi; ▪️Trump potrebbe incontrare Putin prima della fine di febbraio; ▪️Trump è deluso dalla posizione dell’Ucraina nel contesto del conflitto con la Russia: “Hanno avuto tre anni per sedersi al tavolo delle trattative”

▪️dopo l’incontro a Riad, Trump è diventato “molto più fiducioso” nella realizzabilità di un accordo per risolvere la situazione in Ucraina; ▪️La Russia è in grado di distruggere all'istante il 100% delle città ucraine, compresa Kiev, ma non vuole farlo; ▪️Trump non è contrario all'introduzione di truppe europee in Ucraina, ma non ci saranno truppe americane.

Infine, crediamo che la politica europea dovrà riflettere sulle giuste scelte che certamente non dovranno essere quelle di alimentare la guerra. Il nuovo ordine mondiale sarà proprio quello tra Russia - Cina e Stati Uniti e questo Trump lo ha già capito. Lo capirà l’Europa?

lunedì 17 febbraio 2025

La Guerra extrema di Macron o la pace di Trump ?

La riunione di Parigi tra alcuni stati europei, convocata il 17 febbraio 2025 per prendere una posizione sulla estrema marginalizzazione dell’Europa nell’ambito del conflitto tra Russia e Ucraina rappresenta un segnale di debolezza del sistema decisionale e politico dell’UE che dal 2022 ha portato avanti una linea di guerra ad oltranza fornendo all’Ucraina un supporto pari a 135 miliardi di euro in armi e aiuti vari seguendo la linea politica dell’amministrazione Biden.

Il lancio della conferenza di Parigi a cui partecipano alcuni paesi europei come rappresentanti del "partito della guerra" che in Occidente ha lanciato una massiccia campagna contro le intenzioni di Trump di avviare negoziati per una rapida fine della guerra in Ucraina, nonché contro il suo appello a Putin.

La decisione di Macron di indire un vertice di emergenza dei Capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea senza una formale autorità indica che la Francia è la Nazione con la più ampia capacità di proiezione di forza dell’Unione Europea, in quanto supportata da un deterrente atomico. Un modo dalla Force de Frappe, di prendere il comando della difesa dell’Unione Europea in un tempo che non si può più definire “di pace”. A Germania ed Italia il compito non semplice di valutare le proposte francesi ed equilibrare le stesse con gli interessi nazionali di Berlino e Roma.

Tra i vari partecipanti annunciati anche il segretario della NATO Mark Rutte ed il primo ministro dei Paesi Bassi, Dick Schoof. tra gli altri. Il formato scelto e quello “Weimar Plus” che vede la presenza anche di Spagna, Regno Unito, Polonia. Uno dei temi è certamente quello del ruolo dell’UE nei trattati di pace che inizieranno il 19 febbraio in Medio Oriente sotto la mediazione USA. Ma certamente importante è la strategia di Pace che l’Unione Europea vorrà tracciare.

I paesi europei ancora sotto shock dopo le dichiarazioni di Rubio alla conferenza di Monaco si rendono conto di una chiara difficoltà operativa sul terreno di guerra e di sostegno all’ucraina senza gli USA che continuano a buttare acqua sul fuoco con le ulteriori dichiarazioni sincere del Segretario alla Difesa statunitense Hegseth, secondo cui gli Stati Uniti non sono interessati a sostenere militarmente l'Ucraina.

Gli USA chiedono inoltre all’Europa un esame di coscienza attraverso un elenco di domande che poniamo in calce:

▪️Di cosa hanno bisogno dagli Stati Uniti per garantire la sicurezza dell'Ucraina nel breve e nel lungo termine?

▪️Quali Stati dell'UE sono pronti a inviare le loro forze militari in Ucraina come parte di una risoluzione pacifica del conflitto e in quali quantità?

▪️Quali altri paesi potrebbero accettare di inviare le proprie truppe in Ucraina?

▪️A cosa dovrebbero prepararsi gli Stati Uniti e i loro alleati in caso di un attacco alle truppe di stanza in Ucraina?

▪️Come si possono rafforzare le sanzioni contro la Russia e il controllo sulla loro attuazione?

▪️Quali misure aggiuntive (fornitura di armi, equipaggiamento, manutenzione, ecc.) può adottare l'Unione europea per rafforzare la posizione dell'Ucraina nei negoziati?

Trump ha certamente privato l'Ucraina delle sue carte vincenti prima dei negoziati con la Russia ed agisce in maniera razionale e con logica prettamente economica. L'Europa non potrà fornire garanzie di sicurezza a Kiev nei prossimi anni senza gli Stati Uniti, come afferma il ministro della Difesa tedesco. Occorre quindi essere presenti ai negoziati e dare un segnale comune che abbia la deterrenza sulla sicurezza di un processo di pace duraturo. In tal senso è "Il primo ministro britannico Starmer che cercherà di fungere da "ponte" tra Europa e Stati Uniti, convinto che la Gran Bretagna abbia maggiori possibilità di convincere Trump a fornire garanzie di sicurezza per l'Ucraina".

Ma il pericolo reale è dovuto al fatto che Ucraini ed Europei visto che il processo potrebbe procedere secondo i piani di Putin è quello di vedere Kiev e Bruxelles come delle semplici comparse nei colloqui guidati dal consigliere per la sicurezza nazionale Michael Waltz e l’inviato speciale Steve Witkoff in Arabia Saudita con la presenza degli Emiratini ed in attesa solo del vertice tra Putin e Trump di fine mese.

In termini di forza militare l’Europa può fornire all'Ucraina solo 25 mila soldati per schierarne almeno 120 mila se necessario. L’incontro fra i due leader può rappresentare infatti un cambiamento radicale nelle relazioni tra i due paesi creando il mondo di Putin e Trump (Telegraph).

Macron chiede ai paesi dell'UE di "rafforzare l'indipendenza" dagli Stati Uniti per il bene dell’Ucraina (Financial Times). Ursula Von Der Leyen nella sua visione invece ammette che: “l'Ucraina ha bisogno della "pace attraverso la forza", l'Europa vuole la "pace attraverso la forza". Un dilemma certamente pericoloso che affonda le sue radici anche nel prossimo futuro dell’Ucraina visto che Trump chiederà all’UE di ricostruire l’Ucraina e dispiegare le sue forze di pace.

Una visione che ci chiarisce come l’America vede l’Europa nell’affrontare importanti questioni Geopolitiche europee e agire ideologicamente solo come fonte di denaro utile per la guerra ed il riarmamento militare degli stati. In pratica di arriverà a concordare un cessate il fuoco ma il resto spetterà all’Europa che dovrà assumersi l’onere di tutto.

In tali termini difendere l’Ucraina ad espandere il suo esercito potrebbe costare all'UE altri 3,1 trilioni di dollari nei prossimi 10 anni, secondo Bloomberg. L’Ucraina, inoltre, si trova ad affrontare una sfida finanziaria enorme: il Paese dovrà spendere la cifra impressionante di 230 miliardi di dollari per ripristinare gli edifici e le infrastrutture devastati dalla guerra.

Dove prenderemo questi soldi? Il destino dell’Ucraina non sarà dato dalla forza ma dal mantenimento della sua autonomia per la parte di territorio restante mozzato da 14% già in possesso della Russia. Vincitori e vinti di un processo che deve essere logico e guardare solo ad un futuro di Pace e di risanamento del territorio che dia tranquillità al popolo ucraino.

sabato 15 febbraio 2025

Autostrade per l'Italia e Polizia di Stato insieme per promuovere la cultura della guida sicura


Polizia di Stato e Autostrade per l'Italia insieme per promuovere la cultura della guida sicura in presenza di cantieri

Al via la nuova campagna di sensibilizzazione per la sicurezza stradale

 

 

Roma, 15 febbraio 2025 – Prende il via oggi la nuova campagna sulla sicurezza stradale di Autostrade per l'Italia, in partnership con la Polizia Stradale, specialità della Polizia di Stato, per sensibilizzare i viaggiatori sull'importanza della guida corretta.

La nuova iniziativa focalizza l'attenzione sulla prudenza alla guida e sui comportamenti corretti da tenere in prossimità di un cantiere di lavoro. Dietro ogni caschetto, gilet catarifrangente, c'è un lavoratore, ma anche un padre, una figlia o un affetto per chi lo aspetta a casa. Rispettare le regole della strada significa proteggere sé stessi ma anche chi lavora per migliorare la sicurezza e il confort di chi viaggia.

La campagna ricorda l'importanza di rispettare le regole della strada quando ci si avvicina ad un cantiere e in presenza di persone a lavoro: dall'attenzione alla segnaletica, al rispetto della distanza di sicurezza e dei limiti di velocità.

La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nonché la diffusione della cultura della sicurezza stradale sono tra gli obiettivi previsti anche dal Protocollo d'Intesa che la Polizia di Stato ha sottoscritto con l'Inail (Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli infortuni sul Lavoro) al fine di prevenire gli incidenti stradali che attualmente rappresentano la principale causa degli infortuni sul lavoro.

La nuova campagna sarà diffusa da febbraio in affissioni nelle Aree di Servizio, su stampa e on air web, social e a seguire in radio. Nell'ambito dell'iniziativa saranno proposte inoltre brevi pillole-video per sensibilizzare gli utenti sui comportamenti da adottare in presenza di un cantiere, come ad esempio il corretto uso delle corsie transitabili e l'adeguata attenzione alla guida nelle delicate fasi di attivazione e rimozione. 

L'iniziativa rafforza le numerose misure introdotte da ASPI a sostegno della sicurezza, tra cui gli accordi sindacali e le azioni concrete per la tutela dei lavoratori come il Protocollo di Filiera, che ha introdotto la "Stop Work Authority", garantendo a ogni operatore il diritto di sospendere il lavoro in caso di mancato rispetto delle misure di sicurezza. Si inserisce inoltre nella "settimana della sicurezza sui luoghi di lavoro" che coinvolge l'intero Gruppo con 190 attività su tutto il territorio nazionale.

Con questa iniziativa, Polizia di Stato e Autostrade per l'Italia proseguono l'impegno congiunto per la sicurezza sulle strade, una priorità e un valore imprescindibile per la mobilità del futuro.

 


venerdì 14 febbraio 2025

Epson PaperLab: per il riciclo della carta a secco


Epson annuncia PaperLab A-8100: la nuova generazione per la produzione sostenibile di carta in ufficio

Il nuovo modello è un sistema per il riciclo sicuro di carta in ufficio che utilizza un processo praticamente a secco grazie alla tecnologia Epson Dry Fiber.

Cinisello Balsamo, febbraio 2025 – Epson annuncia PaperLab A-8100, successore del primo sistema al mondo per la produzione di carta per ufficio che, grazie alla tecnologia Epson Dry Fiber trasforma la carta stampata usata in nuova carta pulita con un processo senza acqua, in loco e su richiesta.

PaperLab A-8100 è già disponibile e si basa sul suo predecessore A-8000, impiegato in diversi settori (tra cui i servizi finanziari, l'industria manifatturiera e la pubblica amministrazione) per la capacità di gestire in modo responsabile le informazioni riservate con un basso impatto ambientale.

Il nuovo modello A-8100 si fonda su questo successo. Progettato per creare carta in loco a partire da carta stampata usata, riduce in modo significativo l'impatto ambientale associato ai metodi tradizionali di produzione della carta, compresa la necessità di acquistarla e trasportarla. Questo non solo contribuisce alla sostenibilità, ma migliora anche la riservatezza, consentendo di riciclare i documenti in modo sicuro e abbassando i rischi associati alla gestione delle informazioni sensibili.

"Epson – ha dichiarato Luca Motta, Head of Sales Office Print di Epson Italia – si dedica da tempo alla sostenibilità e all'innovazione sul posto di lavoro. PaperLab A-8100 rappresenta un significativo passo avanti nella nostra missione di fornire alle aziende gli strumenti necessari per operare in modo sostenibile, garantendo al contempo la riservatezza delle informazioni. Siamo orgogliosi di continuare la nostra tradizione di eccellenza e innovazione con questo nuovo modello."

PaperLab sottolinea e ribadisce l'impegno di Epson per la sostenibilità ambientale e l'elaborazione di informazioni riservate, contribuendo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite; il nuovo modello A-8100 presenta funzionalità migliorate in risposta al feedback dei clienti e all'evoluzione delle richieste del mercato.

Tra i miglioramenti di rilievo apportati figura un sensore interno evoluto che rileva automaticamente il tipo di carta utilizzata, ottimizzando le impostazioni di produzione senza bisogno di personalizzazione manuale. Questo non solo snellisce il processo di produzione, ma semplifica l'utilizzo della macchina, migliorando anche l'esperienza di chi la utilizza.

Le caratteristiche principali di PaperLab A-8100 includono:

-       Tecnologia Epson Dry Fiber: grazie a questa tecnologia proprietaria Epson, A-8100 converte la normale carta da ufficio usata in fibre di alta qualità senza bisogno di acqua, garantendo un approccio alla produzione della carta più sostenibile perchè riduce significativamente l'impatto ambientale.

-       NOVITÀ | Ottimizzazione automatica: il sistema intelligente regola automaticamente le impostazioni di produzione in base al tipo di carta inserita; ciò consente di miscelare più tipi di carta (limitatamente a quella per fotocopie) massimizzando efficienza e versatilità.

-       NOVITÀ | Visualizzazione del contributo ambientale: in risposta alle richieste dei clienti, ora è possibile monitorare il loro impatto ambientale con la soluzione cloud Epson PORT, che fornisce dati in tempo reale sul valore del contributo ambientale, in base ai volumi di produzione della carta. Accessibili sia da PC sia da smartphone, i dati rendono più facile per le aziende monitorare gli sforzi di sostenibilità e comunicarli in modo efficace.

-       NOVITÀ | Ampliamento dei formati carta: A-8100 introduce un'opzione di formato A3 esteso, che supporta la rilegatura perfetta A3 e la cucitura a sella, oltre ai convenzionali formati A4; tale flessibilità consente di produrre internamente una gamma molto più ampia di materiali stampati.


Gruppo Epson
Epson è leader mondiale nel settore tecnologico e si impegna a cooperare per generare sostenibilità e per contribuire in modo positivo alle comunità facendo leva sulle proprie tecnologie efficienti, compatte e di precisione e sulle tecnologie digitali per mettere in contatto persone, cose e informazioni. L'azienda si concentra sullo sviluppo di soluzioni utili alla società attraverso innovazioni nella stampa a casa e in ufficio, nella stampa commerciale e industriale, nella produzione, nella grafica e nello stile di vita. Epson ha l'obiettivo di diventare carbon-negative ed eliminare l'uso di risorse naturali esauribili, come petrolio e metallo, entro il 2050. Guidato da Seiko Epson Corporation con sede in Giappone, il Gruppo Epson genera un fatturato annuo di circa 1.000 miliardi di Yen. 

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *