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venerdì 20 dicembre 2013

Natale, Cia: sulle tavole meno brindisi (-2%) ma tutti tricolori. E lo spumante vince anche all'estero (+8%)

Secondo le stime della Cia, durante le feste si stapperanno 76 milioni di bottiglie, per un valore di quasi 500 milioni di euro e la scelta di etichette più economiche. Il 58 per cento degli italiani preferisce lo spumante dolce e solo uno su venti comprerà champagne. Le bollicine "made in Italy" trionferanno anche sui mercati stranieri, con il "boom" dell'export in Cina (+68,8 per cento) e Regno Unito (+46,5%).

           

            Per i brindisi di fine anno vincono le bollicine "made in Italy", nello Stivale e in tutto il mondo, grazie alle performance dello spumante, che cresce dell'8 per cento sui mercati stranieri a 1,3 milioni di ettolitri esportati da inizio anno. E anche in Italia, dove la crisi ridurrà del 2 per cento il numero dei "cin cin" sulle tavole natalizie, a trionfare saranno comunque le bottiglie nazionali nel 95 per cento dei casi. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori.

            Tra Natale e Capodanno, gli italiani faranno saltare in aria circa 76 milioni di tappi, per una spesa complessiva stimata intorno ai 500 milioni di euro -osserva la Cia-. Oltre a prestare più attenzione alle quantità per evitare sprechi e spese superflue, le famiglie staranno anche molto più attente al prezzo, orientandosi verso etichette più economiche e privilegiando la fascia di spumanti compresa tra i 5 e i 10 euro.

            Più in dettaglio -continua la Cia- ben il 69 per cento delle bollicine verrà stappato a casa in famiglia, contro il 31 per cento in locali e veglioni. E a prevalere nei gusti degli italiani sarà lo spumante dolce (58 per cento delle preferenze), seguito da quelli secchi e "brut" (37 per cento). Lo champagne raccoglie appena il 5 per cento delle preferenze: vuol dire che solamente un italiano su venti sceglierà il "made in France" invece delle bollicine tricolori. Bollicine che, proprio nel periodo compreso tra Natale e la Befana, hanno il loro picco record: infatti, ben il 70 per cento degli acquisti di spumante avviene nei 25 giorni compresi tra il 10 dicembre e il 6 gennaio.

            Ma le bollicine tricolori saranno protagoniste anche all'estero, dove voleranno oltre 150 milioni di tappi di spumante italiano su una produzione complessiva di quasi 400 milioni di bottiglie l'anno -sottolinea la Cia- trascinate dal "boom" del prosecco che, solo tra gennaio e settembre, ha fatto segnare un incremento del 27 per cento in volume, per un valore di 260 milioni di euro pari a circa 700 mila ettolitri. Il successo, in particolare, è frutto della crescita dello spumante nel 2013 nel Regno Unito (+46,5 per cento), negli Stati Uniti (+18 per cento), in Russia (+14,8 per cento) e ancora in Cina (+68,8 per cento).


 



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