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giovedì 23 gennaio 2014

La curiosità degli italiani non va oltre le quattro mura di casa: il passaparola vince sulle informazioni istituzionali online.




“Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l’ignoranza” - la citazione di Socrate introduce con una velata ironia la questione della preparazione degli italiani al volante: siedono dalla parte del bene o del male, asini o secchioni? Risponde l’indagine condotta da Assicurazioneauto.it. E’ un “percorso ad ostacoli” su due livelli: conoscenza dell’auto e dell’RCA, per mettere alla prova la preparazione degli automobilisti sulle due facce della stessa medaglia.
1. Focus sull’auto. Smemorati o attenti sulle scadenze auto? Attenti. L’80% degli intervistati ricorda ogni quanto deve cambiare l’olio al motore e deve fare la revisione, unica voce fuori dal coro quella delle donne:il 70% delle risposte sbagliate dimostra che a cadere sono proprio loro, e, incrociando i dati, emerge che proprio il 54% di queste dichiara di affidare al marito/padre la gestione della noiosa RC auto. Il dubbio sorge spontaneo, non saranno mica abituate a delegare sempre la noiosa “questione auto” all’uomo di casa? La seconda sezione sull’auto riguarda le regole stradali, voto 5: ferrati sui limiti di velocità, ma particolarmente somari sulle regole della precedenza. Si arriva così alla terza sezione su cultura generale. Preparati, ma non aggiornati. Sorprende la confusione generata dalla domanda “differenza tra car pooling e car sharing”, su cui il campione avrebbe volentieri chiesto l’aiuto del pubblico. Quando si tratta di risparmio, invece, ci si informa, lo dimostra l’86% che conosce la differenza, di composizione, ma soprattutto di prezzo tra metano e gpl. Tirando le somme, sul totale: 67% corrette e 33% sbagliate. Cosa fa vacillare di più la loro preparazione? Le regole sulla precedenza proprio non piacciono, ed è bene che, invece, si conosca l’abc della guida prudente; inoltre, nonostante il successo riscosso da car sharing e car pooling, sembra che la mobilità sostenibile ancora non sia entrata del tutto nelle abitudini di vita degli italiani. Infine è stato delineato il profilo del campione, sono appassionati di motori, curiosi sull’auto o semplicemente non esperti? Sul podio i “mediocri”, che rappresentano il 75%, seguiti dai “centauri” pari al 14%; solo l’11%, invece, spinto dalla curiosità, naviga con lo scopo di informarsi sull’auto: è sorprendente come siano proprio quest’ultimi ad aver risposto, in media, più correttamente alle domande.

2.Focus sull’RCA. Gli italiani superano l’esame sul sapere minimo: il 71% di loro ha fornito risposte corrette ai quesiti sottoposti. Dalla ricerca sono però emerse alcune lacune che danno da pensare: il 34% ignora la definizione di IVASS. Viene quindi da chiedersi se l'IVASS si comporti un po' troppo da istituzione e risulti quindi distante da coloro che invece vuole tutelare (e non sono pochi, se pensiamo che l'RCA è obbligatoria e in Italia l'indice di motorizzazione è uno dei più alti al mondo: il rapporto ISTAT 'Noi Italia 2013' siamo lo stato europeo con il tasso più alto di motorizzazione). Si sbaglia (21%) anche sui documenti contenuti nel fascicolo informativo. E questo non è un bene, se si considera il fatto che i documenti (nota informativa, glossario e condizioni di assicurazione) che si trovano al suo interno servano per valutare l’effettiva “bontà” della proposta assicurativa. L'indagine rispecchia ancora una volta la visione classica



dell'uomo 'macho' che si occupa dell'auto: il 59% si prende cura personalmente dell'RCA ed anche fra i giovani la componente maschile prevale. C’è da dire però che anche le donne si danno da fare. Più complessivamente gli italiani amano fare da sé in quanto a questioni importanti, infatti, il 71% si prende il prima persona la responsabilità, mentre solo il 27% delega, di cui il 14% al partner ed il 13% ai genitori. Una diffidenza generalizza aleggia fra gli italiani per l’informazione online: solo il 2% degli intervistati ha dichiarato di ricercare notizie sul web, i quali (sorpresa!) hanno un’età superiore ai 55 anni e nessuno di loro è del nord Italia. E’ l’esperienza personale la maestra degli italiani, così ha dichiarato il 90% degli intervistati. Non ci resta che pensare che in Italia “prevenire non sia poi così meglio che curare”, preferendo essere spinti dalla necessità per imparare.

Dall’indagine sono emersi dei ‘ritratti’ dei rispondenti, utili per fornire consigli agli italiani su come migliorare la propria conoscenza in materia e mostrare alle aziende con quale logica ragioni il loro target di riferimento. Due i ‘ritratti’ più interessanti:: le donne e i giovani. Le italiane sfatano il mito dell’essere un pericolo al volante rivelandosi infallibili sull’educazione stradale e poco pigre (il 41% si occupa personalmente dell’RCA senza delegare al proprio uomo!). Cosa consigliamo loro? Di approfondire le conoscenze tecniche su cui vacillano e, visto che navigano sul web per saperne di più sull’auto, di farlo anche per colmare le lacune sull’RCA, questione in cui per tutelarsi è meglio essere aggiornati. Rimproveriamo, invece, i giovani. Cadono sulle domande più banali come sicurezza stradale e revisione, e, come se non bastasse, ricorrono al web per frivolezze piuttosto che per imparare qualcosa sulle regole della strada. Tuttavia, ammettono i propri limiti ed è sicuramente segno di maturità. La speranza è che questa consapevolezza possa spingerli a colmare le loro lacune.

Livello di conoscenza generale buono, ma non sempre si sceglie la fonte di informazione giusta. Vale per l’intero campione, sembra che la conoscenza arrivi prevalentemente tramite passaparola. Occhio, italiani, l’amico di turno potrebbe non essere una fonte attendibile in fatto di auto o RCA. Quindi, è bene seguire l’esempio di quella bassa percentuale di italiani che, sia per l’auto che per l’assicurazione, si è avvalsa del web per ottenere notizie più accurate. Internet talvolta ci ostacola con la sua mole spropositata di informazioni, ma si rivela un buon alleato quando lo si usa con criterio. I portali online delle istituzioni operanti nel settore mettono a disposizione degli italiani notizie istituzionali che aspettano solo di essere consultate, e di sicuro, sono più affidabili, oggettive e aggiornate del passaparola.

Dettagli:
lindagine ha coinvolto tutta la popolazione nazionale, 48% nord, 19% centro, e 32% sud e isole, equamente diviso tra donne e uomini e per fasce d’età (23% giovani tra i 18 e i 34 anni, 43% tra i 35 e i 54, e coloro che superano i 55 con il 34 %).
Non è stata trascurata la posizione professionale, considerando il 64% che si dichiara occupato, per il 27% chi è disoccupato e un 9% di studenti.



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