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sabato 22 febbraio 2014

Governo Renzi : Forse solo un rimpasto politico ; cosa cambia?



Giornata epocale ,quella del 22 febbraio 2014, per il Sindaco di Firenze che dopo le amare sconfitte degli anni scorsi riesce ad arrivare in breve tempo alla presidenza del consiglio. Diatribe e scontri  in un PD che sembra dare una svolta di immagine e di rinnovamento per l’Italia, parola d’ordine “rottamare”. Sarà tutto vero? I modi ed i tempi con cui si sono svolte le consultazioni fanno sospettare un odor di vecchio dietro ai volti dei giovani ministri. Primo taglio del governo Renzi il numero dei Ministri che passa da 21 a 16. Tra i ministri cardine quello all’Economia Pier Carlo Padoan  amico dell’ex ministro Barca e in linea con De Benedetti , fautore e sostenitore della patrimoniale. Agli Interni il Ministro Alfano che si riconferma ad un ministero chiave , Lupi  invece si riconferma alle infrastrutture e trasporti e la Lorenzin al Ministero della Salute. Cambia la guida al ministero degli esteri, la Bonino viene trombata da Federica Mogherini. Nel dettaglio gli altri ministri sono: Andrea Orlando alla Giustizia,Roberta Pinotti alla Difesa, Maurizio Martina alle politiche agricole, Giuliano Poletti alle politiche sociali, Dario Franceschini ai Beni culturali. Stefania Giannini all’Istruzione,Maria Carmela Lanzetta ministro agli Affari regionali, Maria Elena Boschi ai Rapporti con il Parlamento. Marianna Madia ministro alla Semplificazione e Pubblica amministrazione. Federica Guidi allo Sviluppo Economico,Gianluca Galletti all’Ambiente.  Il novo governo Renzi rottama in parte il governo Letta durato pochi mesi ed in linea riferimento ai tempi con la storia dell’Italia democratica e la miriade di governi che si sono susseguiti dal dopoguerra. Si dovevano abbassare le tasse, si doveva fare la nuova legge elettorale ed agire nel mercato del lavoro. Certamente poco il tempo a disposizione visto che molti mesi sono stati persi per cacciare Berlusconi dal Senato e non per favorire la crescita. Le banche naturalmente hanno avuto i loro riscontro attraverso un voto comune di un decreto che ha accoppiato IMU e finanziamento alle Banche in difficoltà. Siamo in attesa di un qualcosa di incompiuto che si ripercorre nel tempo e non riesce a nascere perché i poteri forti vogliono la fetta più cospicua del bene comune costruito dallo popolo attraverso i propri risparmi. Il nuovo governo di Renzi naturalmente deve essere giudicato prima ogni critica. Ma vediamo cosa propone riguardo la riforma del fisco tutto si basa sulla lotta all'evasione fiscale con lo stimato recupero di circa 35 miliardi di euro evasi, tra gli obbiettivi principali anche la tracciabilità dei pagamenti con un tetto massimo di 500 euro per i contanti, seguono la riforma del lavoro e di Equitalia. Nei contratti inoltre tra le aziende, e tra le aziende e la pubblica amministrazione, potrebbe diventare d'obbligo la fattura elettronica, possibile una patrimoniale sulle rendite finanziarie e sui titoli di Stato, con l'obbligo per tutti i contribuenti di fare la dichiarazione patrimoniale, ci sarà poi una detassazione dell'Irpef per i redditi medio - bassi, con una riduzione di 50 euro al mese di tasse per chi guadagna meno di 2 mila euro al mese. Le risorse finanziarie di circa 10 miliardi potrebbero essere finanziate dal recupero del gettito fiscale evaso, inoltre è previsto un taglio dell'Irap del 10% per le imprese che assumono, finanziato con l'aumento delle tasse sulle rendite finanziarie, che saranno tassate non più al 20%, ma al 22%, esclusi bot, btp, cct che resteranno al 12,5%. Sul lavoro si agirà sull’articolo 18 e si produrrà una riforma dei contratti atipici dei lavoratori, contratti d'inserimento di circa tre anni, nelle aziende con più di 15 dipendenti, una misura efficace contro il lavoro precario, inoltre nel programma è previsto il reddito minimo di cittadinanza, ossia il sussidio di disoccupazione di circa 500 euro. Previsti anche dei cambiamenti  nella pubblica amministrazione ,obiettivo quello di non assumere più dipendenti pubblici con contratto a tempo indeterminato, ma come nel privato si tratterebbe dell'assunzione di veri manager a rischio di licenziamento nel caso in cui non venissero raggiunti gli obiettivi prefissati e misurabili; inoltre dovrebbe proseguire il piano di digitalizzazione. Anche Equitalia potrà cambiare i suoi metodi  terroristici , sarà il super cervellone dell’Agenzia delle Entrate ad incrociare tutti i dati. La legge elettorale è una delle priorità già in via di definizione. Intanto proprio oggi la campanella del primo consiglio dei ministri è squillata i lavori del nuovo governo iniziano,ma quanto dureranno?

                                                                                               Di Maurizio Cirignotta

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