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venerdì 24 ottobre 2014

Startup: dati ecosistema. Innovative +120%, finanziate +74% | Italia Startup e Osservatorio Startup Digitali Politecnico Milano



Boom delle startup innovative: +120% nel 2014

Italia Startup e gli Osservatori del Politecnico di Milano, in collaborazione con SMAU e con Cerved Group e con il supporto istituzionale del Ministero dello Sviluppo Economico presentano la seconda edizione del "The Italian Startup Ecosystem: Who's Who"
L'intero ecosistema startup in Italia registra una netta crescita: più che raddoppiate le startup innovative, mentre quelle finanziate registrano una crescita del 74%

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Milano, 24 ottobre 2014 - Italia Startup e gli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, in collaborazione con SMAU e con Cerved Group e con il supporto istituzionale del Ministero dello Sviluppo Economico, presentano oggi la seconda edizione del progetto "The Italian Startup Ecosystem: Who's Who". Rispetto allo scorso anno la mappa è stata ampliata per includere nuovi attori quali, Bandi, piattaforme di Crowdfunding, Fablab, Hackathon e Corsi di formazione imprenditoriale.

L'intero ecosistema delle startup mostra una forte crescita: più che raddoppiate le startup innovative, che registrano un incremento del 120% passando da 1227 nel 2013 a 2716 nel 2014, mentre le startup finanziate crescono del 74% passando da 113 nel 2013 a 197 nel 2014.

La ricerca evidenzia per il 2013 investimenti complessivi (sia da investitori istituzionali che da business angel, family office e venture incubator) in startup hi-tech in crescita del 15% sul 2012 per un valore di 129 milioni di euro (erano 112 milioni un anno prima). Una cifra che rimane in valore assoluto ancora piccola se confrontata con quella relativa ad altri paesi: in Italia si investe in startup hi-tech un ottavo rispetto a Francia e Germania, un quinto rispetto al Regno Unito e poco meno della metà rispetto alla Spagna.

Si stima per quest'anno un calo degli investimenti, che dovrebbero riassestarsi sui 110 milioni di euro, dovuto, in buona misura, alla chiusura dei fondi con target di investimento sul Sud Italia.

Al tempo stesso però si registra un netto incremento del ruolo svolto dagli investimenti fatti da soggetti non istituzionali - business angel, family office, acceleratori and incubatori: l'apporto di questa tipologia di investitori è in costante crescita dal 2012 ad oggi, fino ad arrivare ad un peso del 50% degli investimenti stimati per il 2014.

"I dati della seconda edizione dell'Osservatorio" sottolinea Federico Barilli, Segretario Generale di Italia Startup, "si collocano in un quadro di forte dinamica del comparto. Gli investitori cosiddetti istituzionali hanno un ruolo di continuità importante nel sostegno alle giovani imprese innovative. Le banche hanno iniziato a fornire prestiti rilevanti, di medio termine, alle startup, grazie al fondo di garanzia statale, pari a quasi 100 milioni di euro. E le startup intanto crescono: sono più che raddoppiate in 1 anno quelle iscritte al registro dedicato presso le camere di commercio e sono quasi raddoppiate quelle che hanno ricevuto investimenti in equity. L'azione associativa si rivolge ora a 2 interlocutori chiave per far crescere ulteriormente il sostegno alle giovani imprese innovative: le aziende italiane, ancora troppo timide negli investimenti finanziari e industriali in startup; gli investitori e le imprese straniere che troppo spesso non hai nei loro 'radar' il nostro ecosistema, ricco di startup di valore e che stanno sulla frontiera dell'innovazione mondiale"

In questo scenario, la ricerca dell'Osservatorio Startup Digitali ha evidenziato due ulteriori aspetti positivi che stanno accadendo nel nostro paese.

"In primo luogo", commentaAndrea Rangone, Responsabile degli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano e Consigliere di Italia Startup, "si è riscontrato all'interno di tutte le componenti dell'ecosistema un buon fermento, che sta contribuendo, a nostro avviso, a generare un circolo virtuoso complessivo. In particolare aumentano le startup innovative (+120%), le startup finanziate (+74%), gli "institutional" investitor (+16%), le startup competition (+58%), le online resources and communities (+35%). In secondo luogo si rileva una dinamica positiva in tutte le fasi del ciclo di vita di una startup, dalla sua nascita fino allo sviluppo e poi all'exit. Ed è proprio per tale motivo che in questa edizione dell'Osservatorio si è deciso di approfondire 10 startup particolarmente significative in ciascuna di queste fasi: nella fase iniziale abbiamo approfondito le startup che hanno raccolto finanziamenti particolarmente elevati, superiori a 2 milioni di €; nella fase di sviluppo abbiamo studiato le startup che hanno avuto ottime dinamiche di crescita del fatturato, tra le quali molte hanno superato il milione di €; nella fase di exit, abbiamo analizzato le startup che sono state vendute o quotate ai valori più elevati, pari a qualche centinaio di milioni di €".

Queste ultime evidenze della Ricerca dimostrano che - nonostante gli investimenti in capitale di rischio siano in Italia ancora contenuti – possiamo guardare al futuro con ragionevole ottimismo.

I Numeri della RicercaIn Italia sono ormai registrate 2716 Startup Innovative (erano 1227 nel 2013); 197 sono le Startup finananziate (113 nel 2013); 36 (32) gli investitori istituzionali di cui 6 pubblici e 30 privati; 100 (97) gli incubatori ed acceleratori di cui 60 pubblici e 40 privati; 38 (40) i parchi scientifici di cui 35 pubblici e 3 privati; 62 (63) gli spazi di coworking; 52 (33) le competizioni dedicate alle Startup.

Rispetto alla prima edizione è stato ampliato il panorama degli attori coinvolti. La ricerca ha quindi evidenziato che in Italia esistono 48 piattaforme di crowdfunding, 46 Fablabs, 21 Hackathons, 38 Empowerment Programs e 46 Bandi.
Inoltre sono state recensite 27 realtà che gravitano nel panorama startup di cui 11 associazioni e 16 online resources e community.

Le Startup innovative sono dislocate 57% al Nord (62% delle finanziate), 21% al Centro (23% finanziate) e 22% al Sud (15% finanziate). Gli investitori istituzionali sono dislocati rispettivamente 75% al Nord, 19% al Centro e 6% al Sud. Le Piattaforme di Crowdfunding: 65% N, 20% C, 15% S. Gli Incubatori-Acceleratori: 58% N, 21% C, 21% S. I Parchi scientifici e tecnologici: 50% N, 24% C, 26% S. Gli spazi di coworking: 69% N, 19% C, 12% S. I Fablabs: 52% N, 26% C, 22% S. Le competizioni per Startup si svolgono: 60% N, 25% C, 15% S. Hackatons: 71% N, 29% C, 0% S. Empowerment Programs: 58% N, 21% C, 21% S. Bandi: 39% N, 35% C, 26% S. Associazioni, Risorse online e Community: 48% N, 44% C, 8% S.

Gli investimenti in Startup hi-tech sono diminuiti del 15% nel 2014, dai 129 milioni del 2013 ai 110 di quest'anno. Sono aumentati del 17% gli investimenti da parte di business angel, family offices e incubatori e acceleratori (per un totale di 55 milioni), e diminuiti del 33% quelli provenienti da investitori istituzionali (altri 55 mln).

Chi è Italia Startuphttp://www.italiastartup.itItalia Startup è l'Associazione no profit e sopra le parti che rappresenta l'ecosistema delle startup italiane, allargato a tutti i soggetti, privati e pubblici – nuove imprese innovative, incubatori e acceleratori di startup, investitori, aziende ed enti - che ne agevolano la valorizzazione, la visibilità e la crescita, credendo nella creazione di un nuovo tessuto imprenditoriale italiano.

Italia Startup mira a diffondere la passione del fare impresa e a promuovere la cultura dell'intraprendere. In particolare il suo obiettivo è far conoscere e valorizzare le giovani iniziative imprenditoriali, avvicinandole al consolidato mondo dell'industria italiana, oltre che agli investitori internazionali e nazionali, per rafforzare e rendere più competitivo l'intero ecosistema italiano.


Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di MilanoLa School of Management del Politecnico di Milano, con oltre 240 docenti, e circa 80 fra dottorandi e collaboratori alla ricerca, dal 2003 accoglie le attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nei campi management, economia e industrial engineering. Fanno parte della Scuola il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, le Lauree e il PhD Program di Ingegneria Gestionale e il MIP, la business school del Politecnico di Milano. 

Nel 2007 ha ricevuto l'accreditamento EQUIS e dal 2009 è nella classifica del Financial Times delle migliori Business School d'Europa; nel Marzo 2013 ha ottenuto il prestigioso accreditamento internazionale da AMBA (Association of MBAs). Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net) vogliono offrire una fotografia accurata e continuamente aggiornata sugli impatti che le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) hanno in Italia su imprese, pubbliche amministrazioni, filiere, mercati ecc.

Gli Osservatori sono ormai molteplici e affrontano in particolare tutte le tematiche più innovative: Agenda Digitale, Big Data Analytics & Business Intelligence, Canale ICT, Cloud & ICT as a Service, Cloud & ICT nella Pubblica Amministrazione, Collaborative Business Application, Digital Business – Innovation Academy, eCommerce B2c, eGovernment, eProcurement nella PA, Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, Gestione dei Processi Collaborativi di Progettazione, Gioco Online, HR Innovation Practice, ICT & PMI, ICT & Professionisti, ICT Accessibile e Disabilità, ICT nel Real Estate, Innovazione Digitale in Sanità, Innovazione Digitale nel Retail, Innovazione Digitale nelle Utility, Innovazione Digitale nel Turismo, Internet of Things, Intranet Banche, Mobile & App Economy, Mobile Banking, Mobile Enterprise, Mobile Marketing & Service, Mobile Payment & Commerce, Multicanalità, New Media & New Internet, New Slot & VLT, Smart Working, Startup Digitali, Supply Chain Finance.

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